Mostra della deportazione nei campi nazisti (s.d.)
Unità
Tipologia: fascicolo o altra unità complessa
Segnatura definitiva: FD - 45
L’u.a. comprende varie fotografie sulla deportazione e i campi nazisti, utilizzate per l’allestimento di una mostra. Si tratta di immagini molto varie, che riguardano: gli internati militari italiani, piantine e foto panoramiche dei campi, la riproduzione di comunicazioni tra comandanti tedeschi, il lavoro nei campi, i bambini internati, gli esperimenti “scientifici” e altre atrocità naziste, i mucchi di oggetti personali sottratti ai prigionieri, i cadaveri nei campi (e il loro seppellimento da parte di civili tedeschi dopo la liberazione), i sopravvissuti, gruppi di persone che festeggiano l’arrivo dei liberatori in un campo, una manifestazione francese con persone che mostrano striscioni che ricordano i campi nazisti e ragazzi che festeggiano la liberazione in Italia.
Consistenza:
51 fotografie; 105×74 mm – 300×249 mm + 5 pagine (con immagini)ritagliate da giornali o libri (1 applicata su cartoncino); schemi e didascalie per allestimento mostra; 4 fotocopie; 50 stampe fotografiche in bianco e nero
4 Obrazové zpravodajstvi CTK; 1 Farabola; 1 SIB photoservice Moscow (Caeb)
Nota dell'archivista:
Note alla descrizione: Tutte le fotografie di questa serie portano, sul retro o sul davanti, in basso, una segnatura costituita da una lettera e un numero che indica la loro collocazione sui pannelli della mostra per la quale furono utilizzate (in un caso la segnatura è in parte sovrapposta ad un altro numero; sulla stessa fotografia compare anche l’indicazione manoscritta “Steiner originale prezioso”). Altre fotografie con queste stesse segnature sono presenti anche nel gruppo di immagini utilizzato per l’edizione del volume curato da Steiner con Piero Caleffi (cfr. scheda della serie 17), compreso in questo stesso fondo. Le fotografie hanno provenienze diverse, come indicano ulteriori informazioni e segnature presenti sul retro di quasi tutte le stampe. Le fotografie di formato più piccolo sono in gran parte riproduzioni di pannelli della mostra di Verona (cfr. schede delle serie 1-15 di questo fondo)estratte dal gruppo di buste descritte nelle serie 24-41 di questo fondo; in alcuni casi la provenienza è esplicitata con l’indicazione “foto Verona” o con la segnatura, che rimanda agli elenchi di immagini allegati alle buste di cui sopra; in qualche caso sul retro si trova anche il nome, per esteso o abbreviato, del campo cui le foto presumibilmente si riferiscono. Altre immagini hanno didascalie, più o meno brevi, sia dattiloscritte che manoscritte, in varie lingue (in italiano, inglese, francese, polacco etc.), a volte scritte direttamente sulla carta della stampa altre volte su foglietti o cartoncini poi incollati alle foto. Alcune fotografie riportano i timbri delle agenzie che le hanno prodotte e/o distribuite: “Attualfoto” e “Cine film. Sezione photoreportage. Via Mazzini 6, Milano”, “Notiziario fotografico Farabola. Corso Ticinese, 60. Milano”, “SIB Photoservice Moscow” (accompagnato dal timbro della censura sovietica e da una didascalia in inglese che, oltre a informare sul soggetto dell’immagine riporta il nome del fotografo che l’ha scattata), “CTK Obrazova zpravodajstvì” (per altre fotografie recanti questo timbro, cfr. serie 43 di questo fondo). Una fotografia è stampata su carta con il marchio di una corona e la scritta “Crown copyright reserved”; una didascalia, in inglese, e ulteriori indicazioni su produzione e distribuzione dell’immagine (“PWE – Photograph 62. British official Photograph: Crown copyright reserved”) compaiono dattiloscritte su un foglietto incollato al retro del documento. Quattro stampe sono riproduzioni di altrettante pagine dell’opuscolo “KZ. Bildbericht aus funf Konzentrationslagern” (cfr. serie 42 di questo fondo). Le due fotografie di internati militari sono state fornite dall’Anei (cfr. serie 44 di questo fondo). Alcune immagini, infine, presentano, per lo più sul retro, annotazioni di lavoro e relative alla loro impaginazione. La mostra per la quale il materiale è stato utilizzato è, probabilmente, quella organizzata dall’Aned a Milano nel 1961 (che doveva ricalcare, almeno nelle grandi linee, quella, dalla quale è tratto il titolo di questa serie, allestita a Roma e poi a Torino nella seconda metà del 1959); parte del materiale è stato utilizzato anche per gli opuscoli illustrativi delle mostre citate.
Link risorsa: http://www.archimistaweb.polimi.it/fonds/702/units/44961