Causa tra la Società italiana per le strade ferrate meridionali e l' Impresa Gonzales e C. per la costruzione di un tronco ferroviario fra S. Benedetto del Tronto e l'Osento (1864 - 1874)
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Storia archivistica:
Nel marzo 1863 la Società italiana per le strade ferrate meridionali cedeva in appalto all’impresa Gonzales e C. la costruzione di un tronco ferroviario fra San Benedetto del Tronto e l’Osento. L’esecuzione delle opere portò, però, ben presto all’insorgere di alcune questioni di carattere economico e tecnico che indussero le parti a demandare la risoluzione delle controversie ad un apposito collegio arbitrale. Tale collegio era inizialmente composto dall’avv. Giacomo Astengo e dall’ing. Amedeo Peyron, nominati dalla società appaltante, mentre l’impresa costruttrice nominava l’avv. Franco Restelli ed il prof. Gustavo Bucchia (successivamente sostituito dall’ing. Antonio Porati). Un quinto arbitro, l’avv. Giovanni Battista Cassinis venne nominato dal collegio all’unanimità. In seguito alla morte di quest’ultimo, la Società per le strade ferrate meridionali propose di affidare il giudizio ad un collegio di soli tre arbitri da nominarsi ex novo.Tale proposta venne accolta dall’impresa Gonzales. Così, con convenzione del 4 marzo 1867, la Società per le strade ferrate meridionali nominava come perito di parte l’ing. Giovanni Davicini, l’impresa Gonzales nominava Francesco Brioschi, mentre di comune accordo, come terzo arbitro venne scelto l’ing. Luigi Protsche. La sentenza venne pronunciata nel settembre 1872 e firmata dal Davicini e dal Protsche, mentre il Brioschi, che non intendeva sottoscriverla si riservava la facoltà di presentare una propria memoria.
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