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Diari

Diari (1922 - 1991)

83 unità archivistiche collegate

Serie

Consistenza archivistica: 83 u.a.

La serie conserva i Diari, le Agende e i Quaderni di ritagli redatti e composti da Elsa Haertter dal 1922 al 1991.

La maggior parte dei diari riporta, strettamente intrecciate, immagini e annotazioni sul lavoro di redazione, sul lavoro fotografico, sul mondo della moda e sulla sua vita privata, con frequenti notazioni quotidiane sulla scansione delle giornate. I primi taccuini in ordine cronologico (fino al 1956), si presentano più che altro come raccolte di stampe in bianco e nero, come veri e propri album fotografici nei quali i singoli scatti sono spesso corredati di didascalie che indicano date, luoghi e case di moda.
Sui diari successivi, fine anni Cinquanta e tutti gli anni Sessanta, la Haertter inizia a scrivere annotazioni in italiano e in tedesco, incollando alle pagine cartoline, indirizzi di ristoranti e biglietti da visita, lettere di autorizzazione destinate alle autorità locali dei paesi visitati per lavoro, accostati a foto di moda e foto ricordo, a cartine e materiale turistico, ad adesivi e biglietti aerei, ricevute di pagamento, foglie e fiori secchi, etichette di bottiglie di vino, bustine di zucchero, sottobicchieri, disegni e caricature eseguite da amici, spesso dall'amico giornalista Giorgio Torelli. Presumibilmente la Haertter, dopo aver accumulato materiali fotografici e turistici, li organizza visivamente in un secondo tempo, senza rispettare le sequenze cronologiche. In qualche caso, i diari di questi anni sono interessanti più che altro per le possibilità che offrono di identificare negativi e stampe attraverso la precisa datazione di viaggi e le informazioni sui singoli servizi realizzati, dalle modelle alla casa di moda al set fotografico.
Dopo il 1968, quando la Haertter comincia a collaborare con meno regolarità a "Grazia", i taccuini si fanno più ricchi di annotazioni sul mondo della moda, sulle sfilate, sui modelli di abiti, sui set fotografici e sulle modelle. Nel 1969 ricorre l'accostamento − al contempo ironico e analogico − tra immagini (provini a contatto, fotocolor e ritagli di riviste) di moda e cronaca delle spedizioni spaziali, che in quegli anni affollavano le pagine dei rotocalchi.
Dopo il 1973 le annotazioni sui servizi di moda diminuiscono progressivamente, lasciando spazio a suggestioni più personali (la passione per i gatti) e a brevi viaggi (titolo ricorrente di molti diari in questi anni) di carattere privato, con scatti fotografici più concentrati su paesaggi, architetture e foto ricordo.
Un'altra tipologia di diari è quella riferita ai viaggi in India, che da vacanze di piacere ( ci va per la prima volta nel 1970 con la famiglia Torelli) si trasformano nei due anni successivi in periodici ritiri spirituali presso la comunità di Sri Aurobindo Ashram a Pondicherry. Dal 1973 al 79 sembra che i viaggi in India vengano sospesi. La Haertter vi tornerà poi nel 1979 per realizzare servizi fotografici come freelance per De Agostini e "Gente Viaggi".

Nota dell'archivista:

Tra il 1959 e il 1968 «Grazia» pubblicò diciotto numeri speciali, dedicati a una località europea o extra-europea. Elsa Haertter dirigeva i reportage fotografici per la rivista, potè fotografare in location straordinarie: le foreste del Circolo Polare, la giungla del Brasile, le vie trafficate di New York o le piazze uggiose di Londra. Le modelle fotografate in abiti delle più importanti case dell’alta moda italiana e internazionale dialogavano con gli ambienti circostanti. Elsa Haertter non trascurava di includere nei suoi reportage anche la moda dei Paesi ospitanti: ecco dunque comparire scarpe lapponi in pelle di foca o coloratissime borse in stoffa tessute a mano, tipiche delle isole greche nelle edizioni dedicate alla Scandinavia e alla Grecia. L’approfondimento della cultura locale passava anche attraverso interviste a personaggi noti o a focus sugli usi e costumi tradizionali.

Compilatori

  • Revisione: Luciana Gunetti (SASAM)