Milano, "Materiale per catalogo" (1) ([1949] - [1985])

Unità

Segnatura definitiva: Busta 35, Fascicolo 1

Materiale sul progetto e l’esecuzione del restauro dell’Ospedale Maggiore di Milano; è probabile che Liliana Grassi abbia concentrato in questa unità gran parte delle schede e delle fotografie relative alla Ca’ Grande utilizzate per il catalogo della mostra. In molti casi è presente il nome dell’esecutore della fotografia, sono menzionati Dotti – Bernini, Italpress, Mulas, Stucchi, Farabola, Martinotti.
Nella documentazione si individuano alcune aggregazioni logiche:
- fotografie senza supporto (s.d.): n. 140 positivi b/n di vario formato e di vari soggetti con frequenti annotazioni a penna o lapis sul verso; n. 6 positivi b/n con schizzi a tempera;
- fotocopie e ritagli da riviste (s.d.): n. 9 riproduzioni in fotocopia di piante, fronti e sezioni relative a vari soggetti, di cui n. 6 in fotocopia e n. 3 estratte da riviste non identificate; n. 11 ritagli da riviste non identificate per un totale di n. 16 immagini b/n e n. 1 a colori; n. 6 fotocopie di fotografie e provini per un totale di n. 55 immagini b/n; n. 17 riproduzioni in miniatura su carta delle tavole del progetto di restauro dell’Ospedale Maggiore;
- materiale su Francesco Sforza (s.d.): n. 2 positivi b/n riguardanti due diplomi con firma autografa di Francesco Sforza (1456 aprile 1 e 1453 aprile 5); n. 1 copia della relazione dattiloscritta intitolata "Ulteriori appunti sul progetto “Castello di Vigevano”; n. 4 copie della trascrizione in latino del diploma con firma autografa di Francesco Sforza 1256 aprile 1 (n. 1 fotocopia da rivista non identificata e n. 3 copie dattiloscritte, ciascuna con annotazioni) e n. 3 copie della traduzione in italiano;
- da “Il Corriere della Sera” (1993): n. 1 ritaglio dal giornale del 10 gennaio 1993 (2).

Nota dell'archivista:

(1) L’appunto “Materiale per il catalogo” non è un’annotazione di Liliana Grassi, pare una nota della stessa mano che ha scritto le etichette all’interno degli armadi durante il trasloco dell’archivio personale da via Reina alla biblioteca centrale di architettura del Politecnico.
(2) Il ritaglio di giornale, posteriore alla morte di Liliana Grassi avvenuta nel 1985, ha inserito un appunto che riporta “Fog che parlano del ’68 – da mettere nella valigia di Liliana che è nella casa Tremolada”, probabile mano di un parente della Grassi.

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