Incastri ([sec. XX ?])
16 unità archivistiche collegateSerie
Consistenza archivistica: 16 u.a.
La serie raccoglie alcuni esemplari, prototipi ed esempi di incastri in legno. Gli incastri rappresentano soluzioni costruttive impiegate da Pierluigi Ghianda nelle proprie realizzazioni per unire diversi componenti in legno: in alcuni casi − come gli elementi per il tavolo Kyoto − il legno dei componenti viene sagomato, a formare sistemi di congiungimento sufficientemente stabili da non richiedere chiodi, strumenti metallici o collanti. In altri casi, vengono inserite ulteriori componenti o elementi in legno, come elementi a cerniera, che consentono − oltre all'unione delle parti − la creazione di sistemi mobili. Il legno viene sagomato con attenzione a formare sistemi concavi o convessi, perni mobili e legami di varia forma.
Il sistema di incastri viene utilizzato in moltissimi oggetti della produzione dell'atelier Ghianda, negli elementi d'arredo come negli oggetti artigiani di piccole dimensioni e nei complementi d'arredo. In questa serie sono stati raccolti più specificatamente componenti e manufatti − principalmente di piccole dimensioni − nei quali l'uso del sistema di incastro è apparente e − in molti casi − fine a se stesso: sono presenti incastri che possono essere stati presumibilmente utilizzati come modelli o incastri esemplificativi per i collaboratori in bottega (o per gli studenti delle scuole nelle quali a volte presentava il proprio lavoro, cfr. Pierluigi Ghianda: dire, fare, levigare, catalogo della mostra tenuta presso Archivi Storici, Politecnico di Milano, 2018), o come prototipi o casi studio per oggetti più complessi.
Il caso più rappresentativo dell'impiego del sistema a incastro è il tavolo Kyoto (o Kioto), progettato da Gianfranco Frattini nel 1974, realizzato e prodotto da Pierluigi Ghianda.
Gli incastri sono studiati con metodo specifico per poter realizzare il tavolo, sagomando il legno non solo per ottenere sistemi di unione e congiungimento, ma per sfruttare tali sistemi come elementi progettuali della resa formale del tavolo, che è così descritto nel catalogo di Pierluigi Ghianda: “Tavolo con piano a texture di 1681 fori quadrati tramati da 10760 incastri a 45° di doghe di legno massiccio, su cui giocano luci e ombre. Gambe a chiasmo sfilabili e posizionabili a piacere. Armatura in massello d'ebano nei motivi a sbalzo. È al Moma di New York.” (da Catalogo Ghianda). Realizzato, nella versione definitiva, in faggio e legno ebanizzato, Kyoto ben rappresenta la ricerca svolta da Ghianda, insieme al progettista, sul miglior sistema di incastri e sul tipo di legno più adatto da impiegare per il tavolo. Sono presenti in questa serie componenti per incastri e incastri per il piano del tavolo, prototipi per le gambe e sezioni di legno sagomato.
Vista la particolare natura della serie, conforme nei contenuti, dove possibile la sistemazione è stata fatta sulla base dell'ordine cronologico di realizzazione degli oggetti, noto o ipotizzato.
Fonti
- Ghianda 2016 = Pierluigi Ghianda. La bottega come simposio, Triennale Design Museum, Bellavite Editore, 2016
- Ghianda 2006 = Luca Bergo, Patrizia Peracchio, Pierluigi Ghianda., 5 Continents Editions, 2006
Link risorsa: http://www.archimistaweb.polimi.it/fonds/1287