Chiodi, Giuseppe ( Milano, 1913 giugno 28 - Milano, 1994 maggio 14 )

Tipologia: Persona

Abstract

Giuseppe Chiodi si laurea al Politecnico di Milano in ingegneria civile (1937) e in architettura (1940).
In ambito urbanistico, oltre ad alcuni piani regolatori progettati con il padre Cesare, conduce studi sistematici sui problemi del traffico, della circolazione e dei parcheggi, operando principalmente per la città Milano. Per il Comune di Milano svolge un’importante opera di collaborazione anche nell’ambito di commissioni tecniche e consultive.
Tra le opere di architettura si segnalano il complesso edilizio di via Muratori a Milano, progettato in collaborazione con lo Studio Passarelli di Roma (premio nazionale IN/ARCH 1969), e tra i numerosi progetti ed opere realizzate in collaborazione con l’architetto G. Minoletti la mensa per gli impiegati della Pirelli al quartiere Bicocca di Milano e l’edificio residenziale in via Fatebenefratelli a Milano. Progetta inoltre ospedali, centri per le cure climatiche, palazzi per uffici, edifici commerciali e costruzioni multipiani per parcheggi.

Profilo storico / Biografia

Nato a Milano nel 1913, Giuseppe Chiodi si laurea nel 1937 in ingegneria civile al Politecnico di Milano e nel 1940 anche in architettura. Durante gli anni della formazione al Politecnico ottiene il primo premio ex-aequo al concorso G. E. Falk per i migliori progetti di costruzioni in acciaio elaborati nell’anno accademico 1935-1936, mentre nel 1937 consegue la medaglia d’oro della “Fondazione Santarella” al miglior laureato in ingegneria civile nell’anno accademico 1936-1937.
Tra il 1936 e il 1940 svolge servizio militare, dopo aver frequentato la Scuola Allievi Ufficiali di Complemento di Artiglieria di Lucca.

Dopo la laurea in ingegneria progetta edifici ospedalieri e centri per le cure climatiche, anche in collaborazione con il padre Cesare Chiodi, edifici per abitazione rurali; è documentata la collaborazione agli studi e al progetto di restauro della “badia di Mirasole”, con Eugenia Alberti e Gian Luigi Reggio.
Tra le opere di architettura si segnala il complesso edilizio di via Muratori a Milano, progettato in collaborazione con lo Studio Passarelli di Roma, per il quale ottiene il premio nazionale IN/ARCH 1969, conferito dall’Istituto nazionale di architettura.
Numerosi sono i progetti e le opere realizzate in collaborazione con l’architetto Giulio Minoletti, tra cui la mensa per gli impiegati della Pirelli al quartiere Bicocca di Milano e l’edificio residenziale in via Fatebenefratelli a Milano. Per il capoluogo lombardo progetta anche palazzi per uffici, edifici commerciali e costruzioni multipiano per parcheggi.

Nel campo dell’urbanistica progetta insieme al padre Cesare Chiodi i piani regolatori generali di Salsomaggiore (1957), Fidenza (1959), Bellagio (1960) e redige il piano di sistemazione del lungolago di Luino, in provincia di Varese.
In particolare conduce studi sistematici sui problemi del traffico, della circolazione e dei parcheggi, in collaborazione con l’ingegnere Giuseppe Pellizzi ed altri autori. Si segnala per la città di Milano lo studio sui parcheggi nell’area del Centro direzionale (1960), gli studi promossi da Collegio degli ingegneri di Milano, Touring Club Italiano e Automobile Club di Milano per un piano dei parcheggi per il centro di Milano (1961 e 1967), la redazione per il Comune di Milano, a nome del Touring Club Italiano e dell’Automobile Club di Milano, di una “relazione programmatica sui problemi dei trasporti e del traffico nell’area di Milano” (1963).
Svolge inoltre una importante opera di collaborazione con l’Amministrazione comunale milanese. Viene nominato membro della Commissione igienico-edilizia (1961-1963, 1966-1972) e chiamato a partecipare ai lavori della commissione di studio per l’organizzazione di un Ufficio del traffico (1961-1962, come rappresentante del Collegio degli ingegneri di Milano), della “Commissione consultiva per il traffico, la viabilità e i trasporti” (1962-1963), del Comitato permanente dell’Ufficio viabilità e traffico (1962-1965) e della Commissione consiliare per lo studio del problema generale dei trasporti pubblici (1964).
Chiodi è relatore su temi riguardanti la circolazione e i parcheggi a numerosi congressi e conferenze nazionali e internazionali, a cui spesso partecipa anche il padre Cesare.

Tra le attività extraprofessionali di Chiodi legate all’amministrazione di enti pubblici e privati si segnalano quelle di membro del comitato direttivo e della giunta esecutiva del Centro nazionale edilizia tecnico ospedaliera (CNETO), nato nel 1954, di consigliere segretario dell’Ordine degli ingegneri di Milano (1963-1968), di vicepresidente della Sezione Lombarda dell’INU (1966-1969) e di presidente del Centro studi urbanistici della Lombardia.

Giuseppe Chiodi muore a Milano il 14 maggio 1994.

Funzioni e occupazioni

  • ingegnere
  • architetto

Complessi archivistici

Soggetti produttori

Compilatori

  • Prima redazione: Sabrina Contu (architetto)
  • Revisione: Sabrina Contu (architetto)
  • Revisione: Paola Ciandrini (archivista)